Quadro raffigurante Damiano Nurra

Damiano Nurra

Damiano Nurra

“Il 7 marzo 1777, Don Damiano Nurra stipulava con i Padri Carmelitani di Oristano che lamentavano “il cattivo stato del Convento che abitano e della Chiesa che minaccia rovina”, un pubblico patto con alcune condizioni reciproche. Con questo patto Don Damiano Nurra Marchese di Arcais, “Signore utile delli Emolumenti dei Campidani di Oristano e della Real Insinuazione di questa” assumeva a suo carico di “riedificare dalle fondamenta la Chiesa ed il Convento nello stesso luogo che stava detta Chiesa e detto Convento”. I Padri Carmelitani, per contro, avrebbero dovuto dare al Marchese, lo Jus Patronato della cappella maggiore con lo Jus Possidendi.
E per evitare che altri Padri Carmelitani, successivi a quelli che apponevano la loro firma in proprio, potessero poi disattendere le intese non considerandole vincolanti, il documento nella sua totalità e in ogni singolo articolo venne fatto ratificare e firmare sia dal Provinciale dell’Ordine Carmelitano Fra Carlo Fadda, sia dal Priore Generale Commissario e Visitatore Apostolico di tutto l’Ordine Carmelitano Fra Giuseppe Alberto Ximeny.
Il patto comprendeva una serie di clausole devozionali per il Marchese, in vita e in morte, e per i suoi successori, ma soprattutto prevedeva che la cappella maggiore divenisse una grande tomba di famiglia, o meglio un Pantheon, e i Padri Carmelitani, nonché i loro successori, avrebbero dovuto provvedere alle tumulazioni “gratis”.
Recentemente è stato ritrovato un dipinto che testimonia questo patto, rappresentando il Marchese di Arcais e un Padre Carmelitano che mostrano un libro o una serie di fogli che dovrebbero rappresentare il contratto stipulato. Il quadro, fatto restaurare dal Dott. Enrico Flores d’Arcais verrà collocato nella sagrestia della Chiesa di Santa Maria del Carmelo ad Oristano
Il dipinto, di probabile scuola napoletana, riveste notevole importanza in quanto rappresenta l’unico ritratto di personaggio oristanese del passato, ad eccezione di alcuni ritratti di ecclesiastici.”

Scheda e foto tratte dal libro “I Flores d’Arcais, momenti di storia sarda” di Enrico Flores di Arcais