Il palazzo venne eretto, per volontà del Duca Don Antonio Manca, in un’area prossima alla cattedrale, occupata da numerosi immobili appartenenti al Capitolo turritano, a privati e al Duca stesso. L’acquisizione dell’area e l’abbattimento degli edifici esistenti venne fieramente avversata dal Capitolo e dai privati, sì da condizionare in parte lo sviluppo dell’edificio. Prevalse la volontà del Duca, deciso ad avere un palazzo più sicuro rispetto al palazzotto di Piazza Tola, troppo addossato alle altre abitazioni. I lavori iniziarono nel 1775 e terminarono nel 1806 per cui il committente, morto nel 1805, non riuscì a vederlo compiuto; vi si insediò per primo il nipote Don Vincenzo Manca, Duca dell’Asinara.