Cuglieri

Appartenne alla curadorìa di Montiferro – di cui fu capoluogo – nel Regno giudicale di Torres. Finito nel 1272 lo Stato logudorese e smembrato il suo territorio, passò al Regno di Arborea, costituendone un possedimento ultragiudicale che ne condivise le sorti.
Nel 1324 nacque il Regno di Sardegna, aggregato alla Corona d’Aragona, prima alleato e poi nemico del Regno di Arborea. I rappresentanti di Cuglieri parteciparono alla corona de curadorìa per l’effimera pace del 1388.
Nel 1417, decurtato per guerra il Regno arborense, la “villa”, annessa al Regno di Sardegna fu infeudata more Italiae da Re Alfondo il Magnanimo a Guglielmo di Montañans.
Nel 1421 il villaggio fu venduto a Raimondo Zatrillas. Nel 1529 fu riconosciuto in feudo a Angelo Zatrillas; passò poi a Giuseppe Zatrillas. Morto costui, si aprì una lite che oppose alcuni esponenti della famiglia. Nel 1661 il villaggio passò a Francesca Zatrillas. Confiscato e messo all’asta nel 1669, fu acquistato nel 1670 da Francesco Brunengo. Nel 1706 fu venduto a Antonio Francesco Genovès.
Nel 1709, in periodo iberico – austriaco, fu assegnato dal Re Carlo d’Asburgo e Gabriele Aymerich, figlio di Francesca Zatrillas. Nel 1714, dopo una nuova lite, il villaggio venne confiscato dal Regio Fisco. Nel 1727, a conclusione della lunga contesa, passò al Marchese d’Albis, discendente degli Zatrillas. Nel 1731 fu quindi ceduto al Marchese di Villaclara e, nel 1735, ritornò ai Genovès, che dal 1736 ebbero il titolo di Conti di Cuglieri.
Estintisi i Genovès, il paese passò nel 1812 agli Zatrillas di Villaclara e, nel 1814, a Maria Vincenza Zatrillas, sposata Vivaldi Pasqua.
Costoro vendettero il paese, nel 1834, ai Quesada di San Sebastiano, ai quali rimase sino al riscatto del feudo.